Modica in 12 ore: i locali imperdibili
di Luciana Squadrilli
Tra le località più belle del Val di Noto – territorio siciliano inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2002 – con le sue splendide chiese e i palazzi nobiliari dal fascino un po’ decadente Modica è la capitale del Barocco Siciliano ma anche del cioccolato,che qui prende una connotazione particolare e rimanda ad antiche tradizioni.
Città ricca di storia e di cultura – tra le tante cose da visitare c’è anche la casa di Salvatore Quasimodo, che oggi ospita un interessante museo ed è il fulcro del Parco Letterario dedicato al poeta che definì questa una “terra impareggiabile” – Modica è altrettanto ricca di prelibatezze gastronomiche e ottimi indirizzi dove assaggiarle. Il periodo ideale per visitarla va da Pasqua all’inizio dell’autunno. Anzi, noi vi suggeriremmo proprio la primavera o settembre, quando le temperature miti rendono ancor più piacevole una vacanza da queste parti (se siete fortunati, ci potrebbe scappare anche un bel bagno a mare nelle vicinanze) e tutti i locali citati nell’articolo sono aperti. Anche in inverno, tuttavia, la cittadina siciliana resta bellissima e di certo non resterete a digiuno.Una città ricca di cultura, capitale del barocco siciliano ma anche del cioccolato
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Pranzo. Sedersi a tavola in un bel posto per assaggiare piatti che rielaborano prodotti locali con piglio contemporaneo o puntare sullo street food più goloso, ma sempre in versione d’autore? La scelta è ardua ma diciamo che ad aiutarvi a decidere potranno essere la zona della città in cui vi prenderà la fame – Modica Alta o Modica Bassa? – e il periodo della vostra visita: è aperta tutto l’anno la Locanda del Colonnello (vico Biscari, 6, Modica Alta – in foto), accogliente locale di proprietà del vicino hotel Palazzo Failla; negli anni passati succursuale gastronomica – ora trattoria, ora bistrot – degli chef titolari del ristorante gourmet dell’hotel come Accursio Craparo e David Tamburini, ora resta l’unico ma validissimo ristorante legato alla struttura. A dispetto dell’ambiente e dei prezzi ancora da trattoria, il giovane Francesco Mineo (già collaboratore di Tamburini) propone una cucina insieme ricercata e sostanziosa, che spesso prende spunto dalla tradizione locale ma sa rielaborarla in piatti davvero interessanti e saporiti come l’insalata vastasa di mare, gli gnocchi di ricotta e limone con cucuzza, tenerumi e Ragusano, lo sgombro con gazpacho e cipolla di Giarratana e il buccellato in versione stagionale. A Modica Bassa, invece, da Pasqua a settembre è aperto Radici (via Grimaldi, Modica Bassa), bottega di cibi da strada della tradizione siciliana (con qualche concessione gourmet, ma non troppo) aperta dallo chef Accursio Craparo, patron del bel ristorante antistante: dal pane cunzato alla maniera di Sciacca – con le alici – alle arancine di carne e di pesce, dagli sfincioni ai cannoli, qui troverete tutto il meglio della tradizione culinaria locale per una pausa veloce ma di grande soddisfazione.
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Vi proponiamo un itinerario di un giorno – anche se varrebbe sicuramente la pena dedicarle più tempo – per perdervi tra le sue stradine e le scale che collegano Modica Alta a Modica Bassa tra golosità, cultura e bellezza.